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Visualizzazione dei post da aprile, 2023

06 Raga e Tapas

  Patanjali nel sutra 2.7 afferma che :” l’attaccamento (Raga) è l ‘attrazione che segue l’esperienza del piacere”. Indica con “Raga” un afflizione (Klesa) che porta l’uomo a uno stato di tristezza e angustia. Raga nello specifico è “l’attrazione che consegue all’ esperienza del piacere”. Ovvero volerne un altro ma non per bisogno ma per la semplice soddisfazione del piacere. Un po come quando vogliamo la seconda birra ma ci basterebbe la prima. Questo subdolo giochino della nostra mente porta spesso anche la pratica degli asana fuori strada... Quando cerco di eseguire qualcosa di sempre più complesso per appagamento egoico (sono felice perché son bravo a fare una cosa difficile) sono vittima di Raga. E allora perché devo cercare di rendere più complessa la mia pratica e fisicamente più difficile?....perché non limitarsi a una manciata di asana che tengono in salute il mio corpo? Semplicemente perché questo allena la mia disciplina nel cercare di farlo! Anche qui Patanjali è preciso co

05 Ashtanga Yoga e Ahimsa

Il testo di riferimento per loYoga Darshana è lo “Yoga Sutra” di Patanjali. Testo di 200 sutra circa diviso in 4 capitoli. Nel secondo capitolo è illustrato il “cammino” che porterà lo yogi verso la chiarezza mentale e l’abbattimento del velo illusorio che è causa della sua sofferenza terrena. Questo percorso è suddiviso in due macro aree. La prima di carattere grossolano  composta da quattro segmenti: > yama: osservanza di norme di comportamento etiche verso gli altri. > niyama: osservanza di norme di comportamento morali verso se stessi. > asana: le posizioni del corpo > pranayama: il controllo del prana. La seconda più sottile composta da altri quattro segmenti : > pratyahara: l'introspezione e il ritiro dei sensi, > dharana: la capacità di concentrazione. > dhyana: la meditazione. > samadhi: unione dello spirito individuale con lo spirito universale. Questi otto punti definisco quel noto percorso che Patanjali chiama dell’ Ashtanga Yoga! (Da non confonde

04 Yoga Sutra di Patanjali

  Lo yoga è uno dei 6 principali Darshana Indiani. Come tale ha un impianto filosofico che spiega l’universo manifesto in modo dualistico tramite     la figura di Purusha e Prakriti . Come gli altri Darshana    ha    personaggi di    riferimento ben precisi e testi antichi che ne descrivono le caratteristiche. In realtà le radici dello yoga sono ben più antiche del periodo dei Darshana ma identifichiamo in quel periodo Il testo di riferimento dello yoga, ovvero :”lo yoga sutra” di Patanjali. Un testo apparentemente semplice composto da quasi 200 aforismi con funzione molto evocativa e poco descrittiva.  Risale a circa 500 anni a.c. E secondo le ultime teorie pare che ciò che si trova al suo interno sia una sorta di “raccolta” delle conoscenze del periodo. Patanjali in realtà    non creò nulla ma mise insieme il, “puzzle” delle conoscenze del tempo. Egli descrive i mezzi idonei attraverso i quali raggiungere il controllo della propria mente ed entrare in contatto con il proprio Sé. Dett

03 Prakriti e Purusha

Prakriti e Purusha Lo Yoga come Darshana riprende l’impianto filosofico di un altro Darshana:Il Samhkya. Questi due “punti di vista” hanno tanti elementi in comune che caratterizzano il loro pensiero. La realtà per entrambi è basata su due principi opposti. Prakriti e Purusha!  In modo riduttivo, si potrebbe    tradurli come “natura” e “coscienza”! La Natura (Prakriti) comprende tutto il mondo fisico e tutta la mente, con tutte le sensazioni, emozioni, pensieri. Anche se ci consideriamo “animali evoluti” l'intelletto ed il senso dell'io sono prodotti della Natura.  La mente, i sentimenti, i pensieri sono materiali come il frullatore che abbiamo in cucina e non “spirituali”! Prakriti è un divenire, un continuo mutamento e intreccio dovuto all’ alternarsi di 3 “fasi “: 1 Equilibrio/purezza (Sattva). 2 Movimento/Frenesia (Rajas). 3 Staticità/Apatia (Tamas). Prakriti dovremmo esserci, non è un concetto troppo difficile da capire. E Purusha invece ? chi è ? Cosa è ? Questo invece è

02 Yoga darshana

Lo yoga è uno dei 6 autorevoli     “punti di vista” della realtà...tutti     osservano la stessa cosa,ma da un angolazione diversa. “Lo yoga Sutra” di Patanjali è riconosciuta come l’ opera più antica che tratta lo Yoga. È la codifica delle informazioni pervenute per via orale fino ad allora. Patañjali fu in realtà    l’interprete dello Yoga Darshana più che l’autore nel senso più occidentale.  Non è comunque così importante dare un nome a chi ha messo per iscritto una conoscenza antica di derivazione extra    Vedica. Ma come    funziona la sistemazione della realtà manifesta del punto di vista dello Yoga? Partiamo da qui: “Quando penso di essere ‘solo’ questo corpo e questa mente nasce la mia sofferenza”. Il mondo che osservo sarà sempre incompleto perché manca la coscienza (che non può osservarsi) un po’ come l’ occhio...non si può vedere da solo! Ma son certo che esiste se no come faccio a vedere? Noi pensiamo di essere separati da tutto il resto perché ci identifichiamo. Nel corpo